Zavrsje
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8 opiniones
Excelente
5
Muy bien
3
Normal
0
Mala
0
Pésima
0
linskitours
Harpenden, UK584 contribuciones
sept. de 2022 • Parejas
Really interesting place gradually being restored by the EU. We had it to ourselves and enjoyed the walk up to the ruined church and could see how in a few years this will be a tourism trap. The signs they have put up added much to our guide book. The people left mainly for .Italy after WW2 because they did not want to live under Marshall Tito. There is an active farm and wine business very nearby and the school at the bottom is fully restored. You walk away from this toward the deserted places high up, but, suddenly a lady emerges and her modern car sweeps off to a supermarket we guess. A strange a magical place!
Escrita el 14 de octubre de 2022
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Meise
40 contribuciones
jul. de 2021
Lost places, einfach genial, weil nicht überlaufen. Wir waren fast alleine unterwegs, was einen eigenartigen Zauber hervorgerufen hat.
Man kann schlendern und in die Vergangenheit blicken. Lohnt sich hinzufahren.
Man kann schlendern und in die Vergangenheit blicken. Lohnt sich hinzufahren.
Escrita el 28 de julio de 2021
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ATL_Explorer
Venice, FL223 contribuciones
oct. de 2019
I am not sure if there are any ghosts or not but it is a practically abandoned town that might have a dozen residents. It's an interesting look at the past with shells of buildings overgrown with foliage. There are very few tourists so that makes it GREAT. It might take 15 minutes to walk through this tiny town but it is good for some photo opps.
Escrita el 22 de marzo de 2020
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Wendy
Surrey, Canadá20 contribuciones
oct. de 2019
If you are touring the hilltop towns in Istria you will most likely only be a few kms away. It is mostly abandoned but there are still a few people here. The overgrown buildings allow you some great photos and It is a quiet visit.
Escrita el 7 de octubre de 2019
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Vlado M
Montenegro53 contribuciones
dic. de 2018
The sights of this picturesque medieval town in northern Istria are the castle of the 11th century, and the Church of the Blessed Virgin Mary of St. Crowns whose 22 meters high belfry is inclined 40 centimeters northward. The Croatian name of the place is Zavrsje, and the ancient Italian name is Piemonte. The place is not far from Groznjan, a famous city of artists, where accommodation can be found because there is no accommodation in Zavrsje.
Escrita el 13 de enero de 2019
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PearlsMT
Rijeka, Croacia278 contribuciones
oct. de 2018 • Parejas
Driving through the untouched Istrian landscapes it's an exciting experience. Arriving in the village is a true return to the past, the history is felt everywhere around you.
Be sure, before the tour, to read the History of Zavrsje on the board next to the church.
Take a peek into every corner of collapsed houses.
Don't miss the museum of wooden instruments and the old trail station "Parenzana".
Be sure, before the tour, to read the History of Zavrsje on the board next to the church.
Take a peek into every corner of collapsed houses.
Don't miss the museum of wooden instruments and the old trail station "Parenzana".
Escrita el 11 de octubre de 2018
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GIUSEPPE C
Trento, Italia926 contribuciones
ago. de 2018 • Amigos
Per chi ama l'entroterra istriano, l'Istria verde dei poeti e degli artisti, l'Istria più genuina, non può non rimanere affascinato da un minuscolo borgo, turrito e murato, appollaiato su un cucuzzolo tra Grisignana e Portole: Piemonte d'Istria (Zavrsje in croato). Un pugno di case in pietra addossate a grappolo e di palazzi nobiliari. Piemonte vi appare all'improvviso tra i boschi e le terrazze di ulivi, vigneti e frutteti, salendo lungo la stradina che dal fondovalle (Ponte Porton, nel tratto terminale della valle poco prima che il fiume Quieto si gettai nell'Adriatico) conduce a Castagna, Portole e Grisignana. In passato, fino ad alcuni decenni fa, Piemonte d'Istria era raggiungibile anche con la ferrovia, la mitica . Qui, infatti, sorgeva la stazione intermedia della linea Trieste-Parenzo con casello e pensilina (oggi in stato di abbandono, peccato). La vecchia ora è diventata una bellissima ciclovia ed è percorsa ogni giorno da schiere di biker che provengono da mezza Europa. Nei giorni scorsi con l'amico Rino Cernac, presidente emerito dell'Associazione Cacciatori di Grisignana, ne abbiamo percorso un tratto, in discesa da Grisignana fino a Piemonte. Un'emozione percorrere le vecchie gallerie, i ponti, le dolci serpentine e ammirare il paesaggio, un paesaggio bucolico da cartolina.
Ma torniamo a Piemonte d'Istria. In questa occasione, contrariamente a quanto mi era capitato qualche anno fa, sono riuscito a visitare il Duomo (è quasi sempre chiuso) grazie a Rino Cernac, amico del sagrestano che possiede le chiavi. La chiesa si affaccia su un pianoro ai piedi del Monte Croce ed è circondata da alcune piante che purtroppo non consentono di ammirare la bellissima facciata impreziosita da quattro lesene. Splendido l'interno con cinque altari, un antico organo e due colonne in marmo realizzate con i resti di crostacei, canocchie, mitili e lumachelle. A lato del Duomo svetta un campanile a vela in pietra arenaria. Dal Duomo, ascoltando il silenzio delle pietre (il borgo è abitato da una ventina di anime) si sale lungo una stradina lastricata verso l'antica chiesa parrocchiale dedicata alla Santa Vergine Maria, con abside circolare, cui si accede da una scalinata in pietra. Accanto alla chiesa, ora abbandonata, svetta la vecchia torre campanaria con i merli ghibellini a coda di rondine. In cima al colle sorge l'antico castello dei Conti Contarini, in abbandono come quasi tutte le case di questo borgo medievale. A due passi dal castello ecco un'altra chiesetta dedicata a San Rocco, mentre poco fuori il paese si trova il cimitero con la chiesetta di S. Andrea circondata da cipressi. Qualcuno si chiederà: Piemonte ha qualche aggancio storico con la regione italiana che ha per capitale Torino? Ed ancora: ha qualche attinenza con i Savoia? No. Piemonte d'Istria è conosciuto con il nome di Pyamont fin dal lontano 1102, l'anno di donazione del marchese d'Istria Ulrico Secondo al patriarca di Aquileia. Successiva fu la conquista da parte degli Austriaci e poi della Serenissima Repubblica di Venezia.
(GIUSEPPE CASAGRANDE)
Ma torniamo a Piemonte d'Istria. In questa occasione, contrariamente a quanto mi era capitato qualche anno fa, sono riuscito a visitare il Duomo (è quasi sempre chiuso) grazie a Rino Cernac, amico del sagrestano che possiede le chiavi. La chiesa si affaccia su un pianoro ai piedi del Monte Croce ed è circondata da alcune piante che purtroppo non consentono di ammirare la bellissima facciata impreziosita da quattro lesene. Splendido l'interno con cinque altari, un antico organo e due colonne in marmo realizzate con i resti di crostacei, canocchie, mitili e lumachelle. A lato del Duomo svetta un campanile a vela in pietra arenaria. Dal Duomo, ascoltando il silenzio delle pietre (il borgo è abitato da una ventina di anime) si sale lungo una stradina lastricata verso l'antica chiesa parrocchiale dedicata alla Santa Vergine Maria, con abside circolare, cui si accede da una scalinata in pietra. Accanto alla chiesa, ora abbandonata, svetta la vecchia torre campanaria con i merli ghibellini a coda di rondine. In cima al colle sorge l'antico castello dei Conti Contarini, in abbandono come quasi tutte le case di questo borgo medievale. A due passi dal castello ecco un'altra chiesetta dedicata a San Rocco, mentre poco fuori il paese si trova il cimitero con la chiesetta di S. Andrea circondata da cipressi. Qualcuno si chiederà: Piemonte ha qualche aggancio storico con la regione italiana che ha per capitale Torino? Ed ancora: ha qualche attinenza con i Savoia? No. Piemonte d'Istria è conosciuto con il nome di Pyamont fin dal lontano 1102, l'anno di donazione del marchese d'Istria Ulrico Secondo al patriarca di Aquileia. Successiva fu la conquista da parte degli Austriaci e poi della Serenissima Repubblica di Venezia.
(GIUSEPPE CASAGRANDE)
Escrita el 28 de agosto de 2018
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Viorel Iosub
Sibiu, Rumania1.581 contribuciones
may. de 2018 • Parejas
Završje is a small Istrian village located on a hill north of the Mirna River. This architectural jewel, which has been a witness to Istria’s turbulent history, was long concealed from the inquisitive eyes of tourists. The ancient architecture is dominated by stone and wood, making the entire village a single monument. A walk down its streets will take you back to long-lost era. The village was erected on the ruins of a prehistoric fort.
Escrita el 15 de junio de 2018
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